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Città della Pieve celebra la giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Città della Pieve celebra la giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Due iniziative: “Un fiore per le donne” e “Non sono stata finita” all’Avvaloranti
Città della Pieve – Anche Città della Pieve celebra la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Domani (25 novembre) due significative iniziative saranno dedicate a tutte le centinaia di donne che ogni giorno, nel mondo, dentro e fuori dalle mura domestiche, sono costrette a subire violenza e nei casi peggiori perdono la vita. Città della Pieve vuole cogliere questa occasione dalla prospettiva delle “due metà del cielo”.
Uomini e donne, uguali nei diritti e nei doveri, ma così intrinsecamente, profondamente, straordinariamente diversi. “In tutta la giornata dalle 9 del mattino alle 8 di sera – spiega l’assessore al sociale Barbara Paggetti – l’invito è rivolto a tutti, ma in particolare agli uomini che, se vorranno, potranno depositare un fiore sul pannello predisposto a fianco della fontana della Rocca.
Ci auguriamo che saranno in molti, con questo gesto, a voler manifestare la contrarietà ad ogni forma di violenza e la massima sensibilità verso le donne che ne sono incolpevoli vittime. Perché esistono molti modi diversi per essere uomini ma nessuno di questi contempla la violenza”.
Alle 21 al teatro comunale degli Avvaloranti si terrà invece lo spettacolo ad ingresso libero “Non sono stata finita” di e con Clara Galante, un poemetto per “corpo e voce” ispirato ad una storia vera, quella di Francesca, che vittima di una violenza inaudita e protagonista di un tremendo fatto di cronaca, inizia un processo di ricordi e di ragionamenti su come nessuna regola, nessuna legge possa fare di un uomo un vero essere umano, a meno che non lo si voglia diventare.
“Crediamo con queste due iniziative – spiega l’assessore alla cultura Carmine Pugliese -, di aver trovato il modo di affrontare questa tematica senza retorica, offrendo spazio alla cultura ma anche ad una iniziativa attiva della cittadinanza”.