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Economia – Monete complementari, a Paciano parte la compagna pro “scec”
Economia – Monete complementari, a Paciano parte la compagna pro “scec” Allo studio un piano di fattibilità per l’introduzione dei buoni sconto circolari. Un sistema che “fa bene al territorio”
Paciano si lascia accarezzare dall’idea di “scardinare” il sistema economico basato sulla moneta. E’ una proposta dirompente quella lanciata dalla Pro Loco alla comunità del piccolo borgo umbro e dei territori limitrofi: avventurarsi nella strada del cambiamento rappresentata dal sistema degli “Scec”. Acronimo di “solidarietà che cammina”, lo scec è una cosiddetta moneta complementare o sociale, un “buono locale” consistente nella riduzione di prezzo di un prodotto o servizio offerta agli associati. Un sistema collaudato e già funzionante in altre zone d’Italia, come ha spiegato qualche giorno fa in un incontro pubblico a Palazzo Baldeschi il presidente della Pro loco Luca Dini, che a suo giudizio porta vantaggio a tutti: consumatori, turisti, negozianti, operatori turistici, ristoratori, persino enti pubblici e associazioni di volontariato.
Ad illustrare al pubblico pacianese il meccanismo di questo “rivoluzionario” sistema economico è stato l’esperto piemontese in monete complementari Alberto Gallo che ha sottolineato come con gli scec si metta in discussione un’intera cultura basata sulla moneta tradizionale. “L’esperienza degli scec – ha sostenuto – è un tentativo di mettersi d’accordo su altri valori che non siano quelli monetari”. Solidarietà fra le persone e le diverse realtà, promozione dei consumi a km zero, sostegno al territorio, nuova coesione sociale, aumento del potere d’acquisto delle famiglie sono solo alcuni degli ideali ispiratori di questo innovativo sistema “basato sulla fiducia”, che cambia le prospettive più diffuse e scardina le convenzioni. In concreto per scec si intende la riduzione di prezzo che gli associati al circuito nazionale (“Arcipelago SCEC”) decidono di riconoscersi reciprocamente e liberamente. All’atto dell’associazione il socio ordinario, colui che offre beni o servizi, comunica la percentuale di riduzione che offrirà nell’esercizio della propria attività.
Lo scec ha un rapporto di 1:1 con l’euro, ma non è convertibile, rappresentando solo la riduzione di prezzo offerta agli associati. I titolari di queste attività riceveranno a loro volta in cambio dei buoni sconti che possono utilizzare all’interno delle attività associate al circuito. “In questa maniera – ha fatto notare Dini – l’attività non ‘perde’ il corrispettivo dello sconto applicato perché questo viene recuperato attraverso un buono da utilizzare altrove”. Negli scambi tra privati, dove il fisco non ha interesse a raccogliere IVA e altre tasse, gli scec possono addirittura fungere come mezzo di scambio per l’intero importo. Anche il sindaco di Paciano Riccardo Bardelli si è detto interessato al tema. A suo parere il progetto potrebbe aiutare a trattenere più risorse sul territorio e potrebbe essere esso stesso veicolo di promozione. L’incontro di Palazzo Baldeschi si è concluso con l’impegno da parte della Pro loco di continuare a sensibilizzare il territorio e verificare con gli interessati la reale fattibilità del progetto.