L’8 agosto, giorno in cui la Chiesa ricorda San Domenico di Guzman, a Castiglione del Lago si la Festa di San Domenico con grande fasto poiché a questo Santo è legato il nome della famiglia della Corgna, che tanto importante fu per la storia del nostro paese. La Duchessa Eleonora de Mendoza, moglie dell’ultimo dei della Corgna, il duca Fulvio, si rivolse a San Domenico perché la guarisse da una terribile cancrena che da anni le divorava il braccio destro ed ottenne, dopo una tremenda operazione chirurgica, il miracolo della guarigione, nel 1638. Fu in memoria di questo miracolo e per ringraziare San Domenico che i duchi fecero erigere la Cappella dedicata a lui, che da allora ha sempre rappresentato il cuore affettivo e religioso del paese. «Anche quest’anno – spiegano gli organizzatori dell’antica Confraternita di San Domenico – dal 6 al 10 agosto ci saranno diversi e importanti eventi a coronare la festa di San Domenico ed un intenso periodo di attività, accompagnato dalla sensibilità e dall’appoggio dei singoli cittadini e delle varie associazioni paesane, sempre pronte a sostenere un percorso cominciato ormai tanti anni fa. A tale proposito ricordiamo con affetto e gratitudine Guido Lana, rimasto nel cuore di tutti, e ringraziamo tutti coloro che, in vari modi, condividono questo cammino, fra cui i mitici “Quelli del 65”, che con il loro consistente contributo hanno avviato un progetto che presto vedrà la sua conclusione».
festa di san domenico 2016 – locandinaD’altra parte ogni attività della Confraternita fa capo al suo statuto ed in particolare all’articolo 2 che si ispira a “Promuovere iniziative di carattere educativo, culturale, di assistenza e di accoglienza in varie forme, sempre in spirito di carità fraterna, tenendo conto delle necessità locali e del progetto pastorale diocesano” ed è ciò che anche in questo ultimo anno si è messo in atto, tramite diverse, importanti iniziative legate alla solidarietà ed alla misericordia e ad altre attività a favore del progetto di conservazione e restauro del complesso sacro e museale in via del Forte. «Grazie alla partecipazione volontaria di molte persone, basata sul proprio “talento”, il mosaico iniziato qualche anno fa sta piano piano, meravigliosamente, riordinando le sue tessere».