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Città della Pieve, i liceali del Calvino diventano guide turistiche
Città della Pieve, i liceali del Calvino diventano guide turistiche Inediti accompagnatori per i turisti della patria del Perugino grazie al progetto di alternanza scuola-lavoro
Le lezioni si sono da poco concluse ma gli studenti dell’Istituto di Studi Superiori Italo Calvino sono ancora impegnati in un nuovo progetto che riguarda l’alternanza scuola-lavoro. Un gruppo di liceali delle terze classi sta svolgendo questa esperienza come “apprendisti ciceroni” allo scopo di ampliare la propria conoscenze del territorio e delle opere d’arte, in particolare dei beni ecclesiastici di Città della Pieve. A seguire i ragazzi nel loro percorso, oltre agli insegnanti della scuola, l’associazione culturale Il Moggio e il FAI – Fondo Ambiente Italiano, che svolge la parte formativa guidando i partecipanti attraverso beni culturali e opere d’arte: Duomo, Santuario della Madonna di Fatima e Oratorio di San Bartolomeo, Chiesa del SS. Nome di Gesù, San Pietro, Santa Maria dei Bianchi e adiacente Oratorio.
Dopo alcuni incontri di formazione, con la preparazione e la traduzione di schede specifiche, sono gli stessi studenti a svolgere attività di informazione e di guida per i visitatori italiani e stranieri, illustrando storia e caratteristiche dei tanti monumenti e opere d’arte che Città della Pieve custodisce, tra cui spiccano le cinque opere di Pietro Vannucci, detto il Perugino, che è nato proprio qui a metà del XV secolo: l’affresco de L’Adorazione dei Magi, il Battesimo di Cristo e la Madonna in gloria con i santi, la Deposizione dalla croce e Sant’Antonio abate. Gli studenti si stanno preparando anche sulle opere pittoriche di Niccolò e Antonio Pomarancio, padre e figlio, e di Salvio Savini. I recenti restauri del Duomo hanno portato alla luce i resti dell’antica chiesa andata distrutta e di un originale portico, visibili scendendo nelle cosiddette “cripte”.
L’attività dei gruppi degli apprendisti ciceroni proseguirà fino ad agosto. I turisti, tra cui tedeschi, russi, ungheresi, hanno finora accolto questa novità con un certo stupore e molto interesse, ben disposti a trattenersi qualche minuto in più per ascoltare il racconto degli studenti che, a turno, introducono il visitatore alla storia della città partendo dall’antica pieve dell’VIII secolo attorno alla quale si è sviluppato il primo agglomerato urbano.