“MLOL on tour” sabato 6 febbraio a Città della Pieve

Appuntamento sabato 6 febbraio dalle 9.00 alle 12.00 presso la Sala Lettura della biblioteca comunale di Città della Pieve per scoprire come utilizzare il Media Library On Line “MLOL”

Il prossimo 6 febbraio, dalle 9.00 alle 12.00, nella Sala Lettura della Biblioteca Comunale “Francesco Melosio” di Città della Pieve, Mario Coffa bibliotecario archivista presso l’Università degli Studi di Perugia e membro del Comitato esecutivo regionale dell’AIB Sezione Umbria, terrà un mini corso pratico gratuito e aperto a tutti per conoscere ed utilizzare il Media Library On Line, la prima rete di biblioteche pubbliche per il prestito digitale nata nel 2009 che attualmente vede coinvolte oltre quattro mila biblioteche italiane ed europee con più di 400mila utenti attivi.

Tra le biblioteche umbre abilitate dalla Regione vi è, appunto, anche quella di Città della Pieve che ne fa parte ormai da qualche anno. Si tratta di un servizio innovativo che la Regione Umbria ha presentato anche durante l’ultima edizione di Umbria Libri, tramite il quale chiunque – da casa e su vari dispositivi come computer, tablet, smartphone – può avere accesso ad una notevole quantità di dati alcuni dei quali, come audio e book, comprendono anche risorse in download che possono essere scaricate e portate con sè sul proprio dispositivo mobile. Per poter usufruire di tale servizio occorre semplicemente essere iscritti alla propria biblioteca e richiedere tramite una mail le credenziali di accesso al sistema. Una volta ottenuta l’abilitazione, si accede al mondo di “MLOL”, un mondo infinito ed in continua espansione.

I numeri sono eloquenti: 860mila e-book, 700mila in inglese e francese, un’amplia collezione open multilingua e poi otto milioni di tracce musicali (in streaming e in download), la maggior parte delle testate nazionali italiane ed estere per un totali di oltre 5mila quotidiani e periodici da 90 paesi in 50 lingue. A tutto ciò si devono ancora aggiungere audiolibri, film, banche date e numerose risorse per la didattica e l’apprendimento digitale.