Con un concerto itinerante intorno al lago di Pietrafitta calato il sipario sul primo Green Music. Mastrini e Meloni: “Scommessa vinta”
Chiusura “anticonformista” per il Festival delle sorprese. Al pubblico che nel pomeriggio di domenica 27 agosto ha assistito al concerto di chiusura del Green Music, presso il lago di Pietrafitta, è stato infatti consigliato di munirsi di scarpe da ginnastica. In questo modo ha potuto godere appieno del concerto itinerante eseguito dai cinque maestri della Marching Band Lacus Iste Dixie lungo i sei chilometri di perimetro del bacino.
Quella di domenica pomeriggio è stata la degna chiusura di un festival che ha avuto come parole d’ordine innovazione e sorprese. Ideato e diretto dal M° Maurizio Mastrini il Green Music ha destato molto interesse in Umbria, per la qualità delle scelte artistiche e per la collocazione dei concerti, all’interno di teatri naturali nascosti e incontaminati del comune di Piegaro. Greppolischieto, Gaiche, Ginestreto, Ierna sono stati solo alcuni dei palcoscenici utilizzati per i concerti, tenuti da valenti esecutori in mezzo ad olivi secolari, campi di girasoli, parchi storici e piccoli castelli.
“Una scommessa nuova, vinta a pieni voti” per Mastrini, il quale si dice “orgoglioso della creazione di questo festival, innanzitutto perché ha dato visibilità a luoghi che sono delle vere e proprie perle. Inoltre – aggiunge il direttore artistico – malgrado l’elevato livello artistico di gran parte dei concerti, il festival è stato organizzato con pochissime risorse economiche a differenza di innumerevoli eventi con budget faraonici”. Infine Mastrini si dice soddisfatto di aver aperto “un nuovo palcoscenico per giovani talenti umbri che sempre meno vengono accolti ed aiutati proprio dagli organizzatori, enti territoriali e direttori artistici umbri. Sapere che per ogni data abbiamo avuto il sold out ci dà una grande carica per l’organizzazione della seconda edizione nel 2018”.
Una scommessa vinta anche per l’Amministrazione comunale, Assessorato cultura e turismo che “ci ha creduto, investito e ha collaborato all’organizzazione”. Del resto successo di critiche e presenze è giunto non solo dal pubblico esterno, ma anche da parte della comunità locale che ha partecipato numerosa ai nove eventi della rassegna. “Un connubio tra musica e le nostre cornici naturali – lo definisce l’assessore Simona Meloni – con al centro la musica, l’arte, ma anche la nostra natura ed il rispetto per l’ambiente che ci circonda. Abbiamo fatto una scommessa e l’abbiamo vinta grazie alla qualità dei concerti, all’idea assolutamente innovativa ed alla partecipazione”.
Il Festival è stato organizzato dall’associazione “I Mastri Musici” ed ha avuto il sostegno economico dell’Amministrazione comunale di Piegaro, delle associazioni e di alcune aziende del territorio della Valnestore.
(Cittadino e Provincia)