Fa breccia al Trasimeno il “Repair Cafè”. Buona la prima a Paciano per l’iniziativa che combina al “pretesto” della socializzazione la causa ecologico-ambientalista. E così, per tutto il pomeriggio di sabato scorso, i due volontari-riparatori, Valter Strappaghetti e Marco Marcucci, hanno lavorato senza sosta per restituire una seconda vita a innumerevoli oggetti e elettrodomestici malfunzionanti.
Quella del “Repair Cafè” è una idea nata nel nord Europa come luogo simbolo dell’economia circolare. Incontri spontanei tra persone che vogliono riparare cose vecchie o malfunzionanti, avvicinano le persone ad un uso più consapevole e sostenibile degli oggetti. In un clima informale e amichevole infatti i volontari “aggiustatutto” fanno il possibile per evitare che un oggetto, solo perché obsoleto, possa finire nel cestino andando così ad appesantire la catena dello smaltimento dei rifiuti.
Ed è anche quello che è accaduto qualche giorno fa a Paciano, in Piazza della Repubblica, dove il primo test del “Repair Cafè” è avvenuto ad opera del Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero (CRURZ), supportato a livello logistico dal Centro Terzo Millennio. Dal ferro da stiro all’aspirapolvere, dal frullatore al caricabatterie, i due riparatori si sono ritrovati sul tavolo da lavoro una significativa quantità di oggetti sui quali mettere le mani per provare a recuperarli. Dei veri e propri maghi del “fai da te” che in quasi tutti i casi hanno trovato la giusta soluzione per evitare che finissero in discarica.
Per Anna Rita Guarducci e Michele Giommini, membri del Coordinamento Rifiuti Zero, l’esperienza di Paciano è servita anche a sensibilizzare il territorio del Trasimeno dove si conta di replicare a breve l’evento.
Del resto Perugia risulta essere tra le prime città in Italia ad aver aperto le porte a questa nuova formula che consente di ridurre gli sprechi e rispettare l’ambiente.
(Cittadino e Provincia)